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Eventi in programma

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Eleutheria arte associazione
Un gruppo di attori con l'anima nel teatro e il cuore sul palcoscenico

L’Associazione promuove la partecipazione nel settore del teatro

amatoriale e delle arti visive e recitative, per sviluppare iniziative di condivisione, partecipazione e solidarietà.

Sottobanco
di Domenico Starnone

In scena 10 - 11 Ottobre 2025 ore  21.00 - 12 Ottobre 2025 ore 17.00

Sala Polivalente Biavati, Via Prenestina 468, Roma.

Fine anno scolastico. Durante gli scrutini di una quarta classe di un istituto tecnico, i professori, ognuno con il proprio modo di vedere la “scuola”, si accingono ad assegnare i voti finali. Ognuno con le proprie debolezze e convinzioni, prendono decisioni sul futuro di ragazzi e ragazze in un momento fondamentale per la loro vita futura. In questo contesto emergono tutte le contraddizioni e le differenze di pensiero, si formano schieramenti e fazioni in un luogo, come la scuola che dovrebbe invece rimanere sempre neutrale.

 

Grazie alla magistrale penna di Domenico Starnone, prende vita una storia che rivela, dai vari punti di vista, tutto il grottesco e le complicazioni delle storie personali di ogni insegnante che svelano come l'istituzione scolastica, per certi versi, rimane, ancora oggi, ancorata al passato.

Eventi Passati

La nuvola in calzoni
di Vladimir Maiakovskij

in scena 28 Febbraio e 1 Marzo 2025 ore 21 e 2 Marzo 2025 ore 17 - Teatro della Visitazione, via dei Crispolti 142, Roma

 

La "Nuvola in calzoni" è un poema scritto da Vladimir Majakovskij nel 1915. L'opera è considerata uno dei capolavori del futurismo russo e rappresenta un grido di ribellione contro le convenzioni sociali, i valori borghesi, i poeti dell’epoca e l'amore concepito in maniera tradizionale, riflettendo i tanti conflitti interiori del poeta. A chi può piacere Majakowskij? A pochissimi o forse a nessuno e per questo ha valore rileggerlo e proporlo. Apparentemente scomodi sulle sedie affidatevi a questa rappresentazione e fate in modo che le immagini scrollino davanti ai vostri occhi, come dal video di un cellulare. Immagini, ombre e movimenti accompagnano parole frammentate, infuocate, sporche, trasparenti e lucide, che rotolano sul palco e si ricompongono diventando metafore messaggere di emozioni. Siamo esseri complessi e fragili noi umani, non abbiamo bisogno di altro. Il poema è suddiviso in quattro parti, che inizia con un tono intensamente personale e gradualmente si espande fino a diventare una riflessione più ampia sulla società e sulla condizione umana.

 

Parte 1 - L'amore e la delusione personale: La prima parte del poema ruota attorno alla storia d'amore non corrisposta del protagonista (Majakowskij stesso) innamorato di Maria, che lo rifiuta. Tale rifiuto provoca in lui un profondo dolore e una crisi esistenziale, che lo spinge a confrontarsi non solo con i suoi sentimenti, ma con il mondo circostante, esprimendo il suo concetto d’amore come tormento e desiderio inappagabile che lo portano a definirsi malato.

 

Parte 2 – La ribellione contro le convenzioni: Con l’avanzare del poema, l’ Io lirico del Majakowskij rifiuta le norme sociali borghesi, le convenzioni dell'amore romantico e la religione, che egli percepisce come opprimenti e ingannevoli, pertanto, proclamandosi come un Dio, invita il popolo a prendere coscienza di ciò ed attivarsi affinché possa essere artefice del proprio destino.

 

Parte 3 - L’ideale rivoluzionario: In seguito, il tono dell'opera da intimo diventa universale. Majakovskij esprime tutta la sua rabbia contro le abitudini della società, le ingiustizie politiche ed esorta il popolo a ribellarsi. La sua delusione amorosa si trasforma in una protesta contro la società e in una critica verso la generazione del tempo ormai contaminata di cui desidera una rapida estinzione riponendo fiducia nelle generazioni che verranno.

 

Parte 4 - Il conflitto tra idealismo e realtà: Nel finale, la tensione tra il mondo interiore dell’autore e la realtà si fa più acuta, tra gli struggenti pensieri rivolti alla sua amata e la frequentazione di prostitute resta l’aspirazione ad una forma d’amore più autentica. Tuttavia non viene celata al lettore la cruda consapevolezza del fallimento della vita reale che lo porta nel finale ad uno scontro con Dio.

 

Parole chiavi per orientarsi nell’opera: · Amore e delusione; Rivolta e cambiamento; Contrasto tra ideale e realtà; Futurismo.

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Alcazar
di Gianni Clementi

in scena 19 ottobre 2024 ore 21 e 20 ottobre 2024 ore 17 - Sala Polivalente Biavati, Via Prenestina 468, Roma.

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